Medicina del Respiro
Malattie

Cosa ci Capita quando Smettiamo di Fumare: Vantaggi e Rischi Spiegati dallo Pneumologo

In questo articolo, pubblichiamo il testo integrale del video creato dal Dott. Enrico Ballor e pubblicato sul canale YouTube ufficiale di Medicina del Respiro dedicato al tema Cosa ci Capita quando Smettiamo di Fumare.

Introduzione

Cosa ci capita quando fumiamo già lo sappiamo, ne abbiamo già sentito parlare tante volte, ma che cosa succede invece quando smettiamo di fumare è un argomento interessante.

Vediamo meglio insieme:

  • Vantaggi a Breve Termine
  • Vantaggi Respiratori
  • Vantaggi a Lungo Termine
  • Problemi e Rischi

con l’aiuto del Dott. Enrico Ballor, Pneumologo a Torino.

Cosa ci Capita quando Smettiamo di Fumare: Vantaggi e Rischi Spiegati dallo Pneumologo (Video)

Partiamo dal video Cosa ci Capita quando Smettiamo di Fumare: Vantaggi e Rischi Spiegati dallo Pneumologo per chi se lo fosse perso.

Trascrizione

Sappiamo molto bene come l’abitudine al fumo di sigaretta e, direi, più in generale al fumo di tabacco, comporti tutta una infinita serie di rischi.

Ma che cosa succeda, invece, quando smettiamo di fumare, beh questo è meno noto al grande pubblico, e quando dico che cosa succeda intendo cosa capiti sia in termini di vantaggi, sia in termini di rischi e di svantaggi.

Conoscere anche i rischi legati allo stop al fumo, specie quando smettere di fumare lo si fa in modo improvviso, rapido, consente di organizzare tutta una serie di strategie per limitare quei disagi legati allo smettere di fumare che poi magari rischiano di condizionare il fumatore pentito fino a riportarlo a riprendere a fumare!

Partiamo allora dai vantaggi, smettere di fumare fa si che i valori della pressione del sangue tendano a ridursi già nelle prime 24 ore, e con i valori della pressione si abbassano anche i battiti cardiaci, la frequenza cardiaca tende a ridursi, poi si riduce fin da subito, nel sangue, il monossido di carbonio, quello che si genera dalla combustione del tabacco, il monossido di carbonio è un gas molto tossico, e questa riduzione del monossido fa si che aumenti in circolo la quantità di ossigeno, e l’aumento dell’ossigenazione dei tessuti dell’organismo si riflette in una immediata riduzione del rischio di farsi ad esempio un infarto, cosa questa sicuramente da non sottovalutare, un bel vantaggio immediato!

Altra cosa positiva, entro pochi giorni dalla cessazione del fumo tende a ritornare normale la possibilità di sentire il gusto delle cose, di ciò che mangiamo, e si rinormalizza anche la percezione degli odori, ma, ancora, cosa c’è di più bello di non avere più al mattino quel gusto cattivo in bocca, quell’alito cattivo che rischia di far scappare le persone amate!

Mica roba da poco! Poter parlare vicini e baciare senza infastidire!

Ma anche l’estetica migliora!
Denti meno scuri per la nicotina, il tartaro che si tinge di nero, si smette di fumare ed è più facile mantenere l’igiene orale, ovviamente con grandi vantaggi per tutti!

Altro grande vantaggio estetico: stop al fumo vuol dire anche pelle meno unta, specie per chi ha la pelle sebacea, e sicuramente, nel tempo, anche pelle meno rugosa! Meno avvizzita! Il fumo produce un più precoce invecchiamento della pelle, non solo per le signore!

Ma andiamo agli aspetti funzionali, intendo funzionali respiratori, già solo dopo un mese dalla cessazione delle sigarette la spirometria riesce già a documentare un miglioramento di quei parametri che si correlano all’ostruzione dei bronchi, cioè, i bronchi sono più “aperti”, meno infiammati dai fumi tossici della sigaretta, e proprio per questo incominciano a produrre meno catarro, quindi meno tosse produttiva, tosse catarrale, specie al mattino, minori rischi di bronchiti nei mesi invernali, nei mesi freddi.

Ancora, chi ha problemi circolatori, ad esempio, delle arterie in particolare, li vede migliorare, per la migliore ossigenazione del sangue e per il fatto che i vasi sanguigni sono più aperti, meno vasocostretti dall’effetto della nicotina, la nicotina riduce il calibro delle arterie e quindi il sangue circola meno bene.

Quindi anche le prestazioni sessuali migliorano, specie quelle che dipendono dal ridotto afflusso di sangue dovuto alla nicotina presente nella sigaretta.

Se non fumare vuol dire ritornare più facilmente a una più piacevole vita sessuale direi che, lo smettere di fumare già giustifica lo stop al fumo!

Dopo circa 10 mesi dalla cessazione del fumo poi, anche la clearance muco-ciliare ricomincia a funzionare, che cosa vuol dire, abbiamo un vero e proprio meccanismo di trasporto delle secrezioni bronchiali e di tutto ciò che penetra impropriamente nell’albero respiratorio verso l’esterno, intendo polveri, pollini, PM10 PM2,5, polveri sottili, spore delle muffe ecc. batteri, virus.

Tutto ciò che entra nelle vie aeree, e li non dovrebbe stare, aderisce al muco appiccicoso prodotto dalle nostre ghiandole bronchiali, quello che chiamiamo “catarro”, e viene “accompagnato” fuori”, da un tappeto di piccolissime ciglia che si trovano sul rivestimento delle vie aeree e che spingono letteralmente il muco, con appiccicate le particelle da eliminare, verso l’esterno, verso la bocca. E li con ancora un colpo di tosse ci liberiamo degli intrusi.

Bene! Tutto questo meccanismo “ciliare” viene paralizzato dal fumo della sigaretta e non funziona più quando si fuma.

Quando smettiamo di fumare invece, dieci mesi dopo, riprende a funzionare, ed è questo uno dei motivi per cui molti fumatori, quando smettono di fumare, possono avere dopo un po’ di tempo più catarro di quanto ne avessero quando invece fumavano!

Ma questo non è assolutamente un motivo per riprendere a fumare! Anzi! Eliminare le secrezioni con un meccanismo di detersione delle vie aeree, la clearance appunto muco ciliare, vuol dire proteggere in fondo le vie aeree dai danni degli inquinanti!

Quali altri vantaggi? 1 anno dopo, ad esempio, il rischio di infarto è già ridotto del 50%!

E anche quello di ictus, del cervello, con un rischio di queste due patologie che tende a ridursi mano a mano che passa il tempo.

Poi andiamo ancora più avanti, dopo circa 5-10 anni è molto minore, ad esempio, il rischio di trombosi e di embolia, e dopo circa 10 anni il rischio di tumore del polmone è molto ridotto, arrivando ad essere un rischio di cancro polmonare praticamente pari a quello di una persona che non abbia mai fumato a distanza di 20anni dallo stop al fumo!

Fin qui, quindi, quello che capita, in termini di vantaggio, in chi smette di fumare.

Ma vediamo, invece, a questo punto, problemi e rischi dello smettere di fumare.

Premesso che questi sono, ovviamente, più accentuati nel caso dei forti fumatori (1 -2 pacchetti al giorno), specie se smettono di fumare di colpo, non in modo progressivo, smettendo di fumare si possono presentare non sono vantaggi, ma anche alcuni problemi, sia fisici sia psicologici.

Il problema dell’astinenza da nicotina, ad esempio, può comparire già dopo 72 ore dalla cessazione brusca del fumo, e può essere sia fisico che mentale, con una serie di disturbi che possono andare dall’eccessivo nervosismo fino ad una più facile irritabilità della persona che ha smesso di fumare, si può avere anche una maggiore difficoltà a concentrarsi sui compiti da svolgere, eccetera

Un altro problema classico dello smettere di fumare consiste poi nell’aumento del peso: Non fumo, mi viene più fame, la sigaretta è un anoressizzante, cioè mi toglie l’appetito, smettendo di fumare mi viene fame e mangio! E ingrasso!

Quindi è importante che il fumatore che smette di fumare si faccia assistere anche da una serie di strategie d’aiuto, sia di ordine dietetico-nutrizionale sia di ordine psicologico e, perché no, anche psico-farmacologico, anche solo temporaneamente, finché non si ricreino nuovi equilibri, questo per evitare di ingrassare fino al punto poi di creare le premesse per una difficoltà respiratoria che questa volta davvero potrebbe trovare giustificazione nell’essere più grasso, aumento di peso e respiro meno bene.

Anche la stipsi, la stitichezza, con senso di peso all’addome, può essere un problema che può comparire quando si smette di fumare, viene a mancare quel ben noto effetto lassativo della sigaretta dopo il caffè che mi permette di avere un intestino regolare, aumentare le fibre, le verdure, i cibi integrali, attenzione alla frutta! Specie quella dolce, quella “buona”!

Perché la frutta, si, sono fibre, ma la frutta è zuccherina e apporta calorie, e di nuovo il rischio di ingrassare! E tra i problemi psicologici attenzione al fatto che la sigaretta, spesso, rappresenta un vero e proprio rituale, un rituale di socializzazione, che mi da sicurezza nell’atteggiarmi quando mi metto in relazione con gli altri, un vero e proprio “aiutino” che mi facilita le relazioni, quando parlo, mi impegna le mani, e la mano senza la sigaretta che cosa ne faccio?

Può darmi fastidio non avere più la possibilità di atteggiarmi, di gesticolare come quando stringevo la sigaretta tra le dita, Ecco che allora alla possibile astinenza fisica da nicotina può associarsi anche un’astinenza psicologica che potrei definire, questa volta, astinenza da “abitudine gestuale”, che rischia di creare, al novello ex-fumatore, un po’ di disagio e qualche insicurezza.

Tutto superabile, attenzione! se ben affrontato!

Ma, in ogni caso, non ci si dimentichi mai che la somma di quei possibili, eventuali, temporanei svantaggi, intendo svantaggi-disagi, legati alla cessazione del fumo, è comunque sempre molto inferiore ai moltissimi vantaggi duraturi che invece l’ex-fumatore è in grado di conquistare.

E questo, naturalmente, rende la scelta della rinuncia al fumo sempre e comunque vincente nel tempo, anche se magari può richiedere, per lo meno all’inizio, magari un aiuto competente, medico, specialistico, anche psicologico, per rendere un pochino meno difficile l’abbandono definitivo della sigaretta.

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