Medicina del Respiro
Asma Bronchiale

Asma da Farina nei Panettieri e nei Pizzaioli

In questo articolo, pubblichiamo il testo integrale del video creato dal Dott. Enrico Ballor e pubblicato sul canale YouTube ufficiale di Medicina del Respiro dedicato al tema Asma da Farina nei Panettieri e nei Pizzaioli.

Introduzione

Esistono dei prodotti alimentari che possono procurare dei problemi alla respirazione e tra questi proprio la farina di grano.

Vediamo insieme come questo sia possibile, trattando una serie di argomenti tra cui:

  • Come può la farina causare una malattia respiratoria?
  • Come si diventa allergici a qualcosa?
  • Cosa fare in caso di difficoltà respiratoria da esposizione a farine

con l’aiuto del Dott. Enrico Ballor, Pneumologo a Torino.

Asma da Farina nei Panettieri e nei Pizzaioli

Partiamo dal video Asma da Farina nei Panettieri e nei Pizzaioli per chi se lo fosse perso.

Trascrizione

Ci sono dei prodotti alimentari che sono di uso comune nelle nostre diete, che mai penseremmo poter essere pericolosi per la nostra salute respiratoria. E direi che questo, ad esempio, è proprio il caso della farina di grano, che è sicuramente uno degli ingredienti più comuni sulle nostre tavole.

Se è noto che la farina di grano possa essere responsabile della celiachia, e ricordo come la celiachia corrisponda a una patologia dell’apparato digerente dovuta all’intolleranza al glutine presente nelle farine dei cereali, molto meno noto invece, è il fatto che la farina di frumento possa rendersi responsabile di una malattia respiratoria, ma non solo la farina di frumento, anche altre farine di cereali possono fare questo, farine, ad esempio, di orzo, di avena, di segale, grano saraceno e farro, d’accordo?

Bene. Con questa premessa, vediamo allora insieme in quale modo questo possa avvenire e qual è il meccanismo che lo rende possibile.

Come può la farina causare una malattia respiratoria?

Esistono alcuni soggetti particolarmente sensibili alla farina che nel tempo, possono sviluppare una particolare sensibilizzazione allergica che diventa poi responsabile della comparsa dei sintomi respiratori tipici della rinite allergica o tipici dell’asma bronchiale allergico, d’accordo?

Cioè, non si nasce allergici alla farina ma, si diventa allergici alla farina.

In quale modo?

Perché ciò avvenga il paziente intanto deve nascere atopico, d’accordo? dove l’atopia è quella naturale propensione genetica, con questa ci nasciamo, quella naturale tendenza determinata geneticamente a manifestare malattie allergiche di varia natura nel corso della vita, d’accordo, posso espormi a tutte le sostanze potenzialmente allergeniche del mondo, ma se non nasco atopico non potrò mai diventare allergico!

L’atopia è una specie di, “marchio di fabbrica”, con il quale ci nasco, e solo dopo posso, ma non è sempre necessario poi che capiti per forza, posso diventare allergico a tantissime diverse sostanze che provocano allergia.

Come si diventa allergici a qualcosa?

Bene, chiarito questo, bisogna ancora chiarire che il paziente diventa allergico solo a una sostanza alla quale si sia già esposto nella vita magari per anni, è chiaro?

Non posso essere allergico a una sostanza mai vista, mai incontrata nella vita! Divengo allergico a sostanze con le quali ho già avuto contatto nel tempo e che mi causano la cosiddetta, SENSIBILIZZAZIONE alla sostanza:

  • prima ho contatto con una sostanza
  • poi mi sensibilizzo nel tempo a quella sostanza senza sintomi di allergia
  • poi solo dopo che mi sono sensibilizzato nel tempo, arriva un giorno in cui, se entro in contatto con quella specifica sostanza alla quale mi sono sensibilizzato, allora lì si che partono i sintomi dell’allergia, e sono diventato allergico! D’accordo?

Il soggetto esposto alla farina per anni, ad un certo punto, se è nato atopico e nel frattempo si è sensibilizzato alla farina, da un certo punto in poi, quando si espone alla farina, incomincia a manifestare i sintomi allergici, ad esempio quelli dell’asma allergico, sintomi che sono

  • tosse, magari secca e insistente, tosse che classicamente non risponde ai comuni farmaci antitosse, d’accordo?
  • dispnea, cioè difficoltà a respirare
  • sibilo espiratorio, il classico fischietto respiratorio che compare nell’asmatico quando espira l’aria dai polmoni, cioè quando la butta fuori
  • e senso di costrizione al torace.

Questi sono i sintomi dell’asma, ma, con che frequenza compare questa malattia respiratoria? cioè, quant’è frequente quest’asma da farina?

Beh, In uno studio francese di qualche anno fa la farina è risultata essere responsabile di quasi il 20%, pensate! di tutti i casi di asma da esposizione professionale, seguita al secondo posto dall’ammoniaca e dai suoi derivati contenuti nei prodotti usati per le pulizie.

L’asma professionale da esposizione alla farina interessa ovviamente panettieri, fornai, pizzaioli, pasticceri, i cuochi, gli operai impiegati nell’industria dolciaria, ma anche gli addetti alla produzione e alla vendita al pubblico, sia all’ingrosso che al dettaglio, di pane e di farinacei in genere della grande distribuzione e dei supermercati, e ancora, direi, gli addetti alla movimentazione manuale e al carico di prodotti finiti contenenti farina, tipo i sacchi di farina, ecc., d’accordo?

Non sono da meno però anche i lavoratori impiegati nelle diverse produzioni delle aziende agricole come gli agricoltori che trattano spesso il prodotto grezzo, i mugnai, e anche gli allevatori.

E bisogna poi fare anche attenzione al fatto che, qualche volta, non è solo la farina a essere responsabile delle crisi asmatiche del paziente che si espone a questo macinato, questo vale in particolar modo nel caso di panettieri e fornai che possono presentare un’asma bronchiale da farina anche con frequenza elevata, perché qualche volta anche le muffe e i lieviti si possono aggiungere alla farina nel causare una specifica sensibilizzazione allergica che poi sostiene i sintomi rinitici e asmatici.

Qualche volta è responsabile delle crisi asmatiche allergiche un insettino che vive e parassita la farina, che si chiama punteruolo, d’accordo?

Asma a parte, attenzione che poi in alcuni casi quasi 1 fornaio su 4 può presentare i sintomi della rinite allergica da esposizione alla farina

  • con starnutazione
  • con rinorrea acquosa (cioè con un gocciolamento del naso)
  • con prurito e ostruzione nasale
  • con difficoltà a mantenere la respirazione nasale e con una riduzione variabile dell’olfatto

Qualche volta è presente anche una congiuntivite allergica, con lacrimazione, prurito agli occhi e con fastidio alla luce, D’accordo?

Cosa fare in caso di difficoltà respiratoria da esposizione a farine

In presenza di una difficoltà a respirare nei soggetti esposti alla farina, la prima cosa che bisogna fare è quella di sottoporsi ad una visita dallo pneumologo, o dall’allergologo, facendo magari anche una spirometria per confermare l’eventuale presenza di asma e per accertare il nesso tra l’esposizione alla farina e la comparsa dei disturbi respiratori nasali o asmatici, d’accordo?

A questo punto sarà poi possibile coinvolgere anche un’altra figura professionale, che è quella del medico del lavoro o del medico competente, per procedere all’eventuale allontanamento del lavoratore dalla fonte allergenica, difatti molto spesso diventa prioritario allontanare il paziente dalla farina, D’accordo? perché, la sola terapia farmacologica dell’asma, per quanto gestita correttamente con i broncodilatatori, potrebbe non essere sufficiente a controllare la situazione se prima non si procede ad evitare il contatto tra il paziente e la farina

Direi che tanto più precoce sarà l’allontanamento del paziente asmatico dalla farina, tanto migliore sarà il risultato della terapia, d’accordo? E inoltre sarà possibile tornare a un completo ripristino della funzionalità respiratoria del paziente a patto che non ci si esponga più alla farina fin dalla diagnosi e comunque non oltre un anno dall’inizio dei sintomi asmatici o rinitici

Tenere sempre conto del fatto che, nel caso in cui il lavoratore non sia spostabile ad altra mansione, il solo trattamento farmacologico del paziente asmatico o rinitico mantenuto a contatto con la farina spesso non è in grado di controllare completamente i sintomi della malattia asmatica, rischiando di creare poi quelle forme cliniche di asma professionale di difficile controllo che, qualche volta, possono anche portare il paziente ad optare per un’altra occupazione.

Photo by nomadsoul1 from 123rf.com

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